Con la sua sentenza, la Cassazione ha ritenuto corretto il classamento dell’Agenzia delle Entrate, affermando che “l’eventuale inagibilità non priva l’immobile del suo valore economico”, e ha confermato l’aumento della rendita catastale dell’immobile.
Nel caso specifico, un contribuente, proprietario di un immobile costituito da piano terra e sottotetto aveva presentato una denuncia di variazione catastale e aveva proposto un classamento in A/2 (abitazioni di tipo civile) per il sottotetto e un classamento in C/2 (magazzini e locali di deposito) per il piano terra.