Tra gli emendamenti in discussione al testo del reddito di cittadinanza nelle ultime ore c’è anche quello relativo alla privacy.
L’emendamento in discussione invece autorizza lo Stato a monitorare “i soli importi complessivamente spesi e prelevati” dal conto sul quale verrà accreditato il reddito di cittadinanza.
Una specie di “controllo puntuale sulle scelte di consumo individuali”, che sottopone i beneficiari del reddito di cittadinanza a una sorta di tutoraggio e di giudizio sui loro acquisti “in palese contrasto con le garanzie sancite dalla disciplina di protezione dati”, ma ancor di più con “i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini”.