Diffidiamo quindi delle risposte semplici o semplicistiche, con effetto a scaricabarile (della serie è colpa dei cacciatori, è colpa dei parchi, è colpa degli ambientalisti) perché l’incremento dei cinghiali in Italia, per la verità non solo di quelli ma di tutti gli ungulati selvatici, è un fenomeno naturale complesso, che avviene su di una scala biogeografia Europea ed è legato a una miscela esplosiva e sinergica di fattori naturali, sociali e macroeconomici che agiscono da almeno 50-70 anni e che non può e non deve ridursi all’individuazione di colpevoli di turno o capri espiatori (per esempio dei cacciatori) come colpevoli del misfatto.