Sono le stime del rapporto di primavera stilato dal Centro studi di Confindustria, che taglia le previsioni di crescita per il Pil.
Le previsioni di crescita di Confindustria fanno leva sull’ipotesi che la guerra “abbia una durata limitata e termini entro il secondo trimestre 2022".
E quindi, oltre alle stime del +1,9% e del +1,6% nel 2022 e nel 2023, Confindustria ha provato a capire cosa succederebbe se la guerra durasse più del previsto.