Ma il potenziale conflitto di interessi non riguarda solo i prosciutti.
In Italia non c’è una norma sulla composizione degli enti certificatori e non c’è una norma che prevede l’assenza di conflitto di interessi.
Siamo di fronte a un conflitto di interessi talmente palese da risultare imbarazzante.
Al di fuori dei corretti principi, possiamo dire che nel caso dei due enti IPq e Ifcq certificazione, la situazione è sfuggita di mano, e si può pensare che il conflitto di interessi esistente negli enti, abbia condizionato l’operato per coprire una frode a cielo aperto, resa possibile dalla connivenza di tutti i soggetti della filiera.