Se lo sono chiesti i ricercatori dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, che insieme ai colleghi di Ergon Research e della Società italiana di medicina ambientale (Sima) hanno creato una simulazione 3D della dispersione delle goccioline dopo un colpo di tosse.
Per studiare come si muovono droplet e aerosol – e il coronavirus insieme ad essi – emessi con un colpo di tosse e l’impatto dei sistemi di areazione sulla loro dispersione, i ricercatori hanno usato come modello la sala d’attesa di un pronto soccorso pediatrico.