E le aziende chiedono aiuto agli Stati Il coronavirus sta costando miliardi a molti grandi gruppi ferroviari in tutta Europa, a partire dall'Italia con Trenitalia e Italo.
Vale a dire un rosso che solo a marzo e aprile ammonta a 500 milioni di fatturato in meno Nel periodo 9 marzo-3 maggio, per quanto riguarda Frecce e Intercity, si è registrata una riduzione di 10 milioni di passeggeri rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre sul regionale si sono registrati 65 milioni di passeggeri in meno Sono gli effetti dei due mesi di 'stop' quasi totale delle attività e del blocco della mobilità interegionale, del limite della vendita del 50% dei biglietti e dell'assenza della clientela business e straniera Non va meglio in Germania, dove Deutsche Bahn, il colosso dei trasporti da oltre 44 miliardi di ricavi, nei primi sei mesi dell'anno ha perso 3,7 miliardi, con il fatturato che è sceso dell'11,4% da 22,8 a 19,4 miliardi "Il Covid-19 ha imposto un arresto alla crescita che stavamo conoscendo e ha spinto Deutsche Banhn nella peggior crisi finanziaria della propria storia", ha detto l'amministratore delegato Richard Lutz Anche se in Germania da maggio c’è stata una ripartenza del traffico passeggeri, la società Deutsche Banhn deve ora fare i conti anche con le difficoltà della controllata DB Arriva, che opera all'estero Il ministro dei Trasporti francese, Jean-Baptiste Djebbari, intanto ha recentemente annunciato che Sncf sarebbe stata aiutata "dallo Stato con diversi miliardi di euro", ma non sono ancora state chiarite le modalità di questo supporto Ma i gruppi ferroviari cercano ancora di cogliere l’opportunità per nuovi investimenti.