Hanno provato a rispondere a questa domanda un articolo di Tgcom24 e uno studio pubblicato da La Stampa, prendendo in considerazione il fattore R0 e degli eventuali "virtual seat" prenotabili da casa tramite un'applicazione.
"Abbiamo pensato alla possibilità di prenotazione di 'virtual seat', dove i posti che non possono essere prenotati concretamente in sala, a causa delle distanze di sicurezza da mantenere, saranno comunque vendibili portando il cinema a casa.