Dagli attacchi di troll organizzati, con contenuti razzisti e pornografici nel mezzo di riunioni di lavoro o chat personali, alle "goliardate" dei gamer che hanno trasferito intere lezioni online su piattaforme di videogiochi - una tale quantità di episodi da far coniare al volo il nuovo termine di "zoombombing".
E con tanto massiccio uso in tanti campi diversi sono emersi anche grossi problemi di sicurezza e privacy.