Sotto questo aspetto, Marvel era più vicina al proprio pubblico, una visione, quella di Lee, che pagò in termini di vendite e di favore dei lettori, al punto che la Silver Age del fumetto viene anche chiamata anche Marvel Age, considerato come fu proprio la casa editrice guidata da Lee a dettare legge in questa fase della storia dei comics.
La fine della Golden Age dei fumetti supereroistici ha coinciso con l’inizio di un breve periodo di allontanamento dei lettori da questo genere narrativo, un rapporto che viene in seguito nuovamente riallacciato con la nascita della Silver Age.