Si ha, infatti, la sensazione che la locuzione “politiche attive del lavoro” sia recitata e scritta come frase suggestiva e ad effetto, utile per fare bella figura in un discorso, ma senza comprendere bene in cosa consistano queste politiche attive.
Inoltre, politiche attive del lavoro debbono reggersi anche su parte di sostegni al reddito, finalizzate ad alcuni scopi, come bisogni di cura familiare o aiuto all’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico, o sostegni veri e propri, da utilizzare come sgravio parziale degli oneri a carico delle aziende che assumano, a conclusione di un iter di accompagnamento al lavoro.