Il 23 febbraio scorso il Governo Conte ha posto limitazioni agli spostamenti nei comuni lombardi e veneti dove si sono registrati i focolai di COVID 19.
Nella settimana successiva al lockdown, per esempio, la mobilità tra le province italiane è scesa del 50%.
L’analisi mostra che nella prime due settimane prese in considerazione, quelle tra il 22 febbraio e il 6 marzo, le restrizioni alla mobilità che hanno interessato la Lombardia, il Veneto e l’Emilia-Romagna hanno portato a riduzioni del traffico tra le province tra il 10 e il 30%.