antinfiammatori, antipertensivi, antidepressivi, inibitori di pompa protonica, antidiabetici, antibiotici, antiparassitari, farmaci oncologici, contraccettivi ormonali, antistaminici, antimicotici, antiasmatici, immunosoppressori e gli antivirali per l'Hiv.
«Sarebbe importante estendere l'analisi a tutti i principi attivi in commercio in Italia, non solo ad uso umano ma anche veterinario, per realizzare una mappa nazionale del rischio ambientale dei farmaci sulla base della quale progettare interventi per contenerlo, come lo sviluppo di tecnologie per limitare il raggiungimento dell'ambiente, lavorando anche sul miglioramento prescrittivo» dichiara Elisabetta Poluzzi, docente di Farmacologia e curatrice del capitolo sull'impatto ambientale dei farmaci nel rapporto di Agenzia Italiana del Farmaco.