Il danno iatrogeno differenziale è, infatti, il pregiudizio alla salute collegato all'aggravamento di una lesione o di una patologia preesistente derivato dal comportamento colposo di un sanitario.
Tale pronuncia è stata più di recente ripresa anche dalla sentenza numero 161/2018 del Tribunale di Rieti, ove si legge che "È errato, in sostanza, calcolare l'importo del danno effettuando l'operazione aritmetica sulle percentuali di invalidità, in quanto l'operazione corretta va fatta sul montante risarcitorio ricavabile dall'applicazione delle tabelle elaborate dal Tribunale di Milano, posto che in tali ipotesi l'ammontare del danno riconducibile alla responsabilità dei sanitari non corrisponde al punto risultante dalla differenza tra le due percentuali, ma va stabilito operando, per l'appunto, la differenza tra il montante risarcitorio contemplato dal sistema tabellare milanese per l'invalidità di cui è in concreto portatore il paziente e quello corrispondente all'invalidità ineliminabile e normalmente risultante dal trattamento medico (intervento chirurgico o altro):