E’ l’affascinante idea di Francesco De Gregori, anche se a molti sembra “copiata” da quanto recentemente fatto da Bruce Springsteen, anche nel titolo dell’evento.
Se quello di Springsteen era un autentico recital teatrale intervallato di canzoni, quello di De Gregori è un concerto vero e proprio.
Un mese di concerti consecutivi, con le pause sabato e domenica, come un impiegato di ufficio che timbra il cartellino dal lunedì al venerdì.