La scorsa settimana, il presidente della Consob, Paolo Savona, ha tenuto un discorso piuttosto irrituale sul debito pubblico italiano e, in generale, sulla politica fiscale.
In estrema sintesi, il debito pubblico italiano veniva percepito sia dagli stessi cittadini che dagli investitori esteri come carta straccia, essendo devastato da una crescita dei prezzi interni nettamente superiore alla media europea, nonché da svalutazioni frequenti della lira contro il marco tedesco e , a valanga, tutte le altre valute.