Tuttavia, che sul debito pubblico sia caduta una scure da 25,3 miliardi di euro nel quadriennio 2015-2018 (4,7 miliardi nel solo 2018) ci porta a interrogarci sulla lungimiranza del Tesoro nel pur lodevole tentativo di proteggere i conti pubblici da rischi futuri.
Se questi fossero aumentati, la spesa per interessi sarebbe stata frenata proprio dagli esborsi netti negativi del Tesoro sui derivati, grazie alla copertura di parte del debito, viceversa sarebbe cresciuta ancora di più.