“Per intercettare precocemente segnali disagio” Roma – Coinvolgere maggiormente i pediatri di famiglia nei programmi di screening per l’individuazione della depressione post partum.
“Noi pediatri molto spesso non siamo coinvolti, se non marginalmente, nei programmi di screening perché la despressione post partum viene erroneamente confinata al periodo immediatamente dopo il parto, ma in realtà si è visto che non è più così e che può verificarsi fin ben oltre i primi mesi di vita del bambino, pertanto insieme a ginecologi, ostetriche e neonatologi- spiega Grimaldi- il pediatra di famiglia può avere un ruolo molto importante.