E a conferma del fatto che la Great Resignation italiana si stia concentrando più in alcune fasce di lavoratori rispetto ad altre, giocoforza estromesse dalla possibilità di avere una sorta di controllo sul proprio futuro lavorativo, possiamo citare i numeri della ricerca AIDP (Associazione Italiana Direttori del Personale) dal titolo “Il fenomeno delle dimissioni volontarie”, condotta su un campione di circa 600 aziende, dalla quale si può estrapolare una sorta di identikit dell’odierno dimissionario.