Spesso e volentieri, il regista fa muovere la sua macchina da presa in maniera da simulare per qualche secondo lo sguardo in soggettiva di uno dei personaggi, anticipando così con astuzia quella famosa manciata di minuti in cui Doom in film si tramuta letteralmente in Doom il videogioco.
Nel 2005, quando Doom è uscito nelle sale, l'omonimo videogioco era giunto alla sua quarta versione, e nei cinema erano già arrivati due Tomb Raider e, ancora più importante, due Resident Evil.