«La mia Aprilia mi aspetta, lo sento.
Mi sento un pilota e sono un pilota, continuo ad allenarmi come se dovessi correre la prossima settimana».
«Giovedì sarà il giorno più importante della mia vita» non usa mezzi termini Andrea Iannone, chiamato a presentarsi davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport a Losanna dopo che la Federmoto Internazionale lo aveva condannato a 18 mesi di sospensione per doping.