Dopo aver annunciato la ripresa degli allenamenti per andare alle Olimpiadi di Tokyo, Alex Schwazer e i suoi avvocati hanno presentato il ricorso alla corte federale svizzera.
Schwazer e il suo staff da sempre sostengono di essere stati vittime di un complotto.
Sempre secondo il gip sarebbero autentiche anche le mail risalenti al 2017 e recuperate da un gruppo di hacker nelle quali il capo dell’antidoping della Iaaf, Thomas Capdevielle, scriveva al legale della federazione, Ross Wenzel, di un «plot against AS», ovvero di un complotto contro Alex Schwazer.