L’11 febbraio si celebra la Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza, voluta dall’Assemblea generale delle Nazione Unite nel 2015.
Tutti i giorni, in tutti gli ambiti, ci sono donne e uomini che danno il loro contributo alla ricerca e ci tengo a dire donne e uomini.
E ancora, a leggere i titoli degli articoli apparsi sulla stampa italiana dopo che il team dell’Ospedale Spallanzani di Roma ha isolato e sequenziato il coronavirus, dove le dottoresse sono state definite «gli angeli della ricerca», è palese come questa nuova decade del XXI secolo si trascini dietro stigmi e pregiudizi secolari.