È il pensiero che è riassunto nella definizione di “economia civile “, un filone di pensiero che parte da lontano e che è stato messo in chiaro nella seconda metà del Settecento dall’abate Genovesi autore del saggio “Lezioni di commercio o sia di economia civile”.
“La tradizione dell’economia civile – si spiega nell’introduzione – eredita la filosofia aristotelica del bene comune, la tradizionale delle virtù civiche romane, passa per l’esperienza del monachesimo del Basso Medioevo (domenicani e francescani), dell’Umanesimo civile della prima metà del XV secolo, in un certo senso (oppositivo) anche per la Controriforma, fino ad arrivare alla scuola napoletana di Genovesi e quella milanese di Verri e Beccaria del XVIII secolo.