Per mesi, lo scorso autunno-inverno, la stampa si è lambiccata sul problema della pubblicazione dello stato patrimoniale dei dirigenti pubblici, richiesto da molti, perché ritengono i dirigenti pubblici alla stessa stregua dei politici e , quindi, soggetti alle medesime regole di trasparenza.
La Corte costituzionale, con la sua sentenza 20/2019 ha ritenuto, invece, che le posizioni dei dirigenti pubblici non appartenenti ai massimi vertici (questi ultimi sono soggetti alle medesime regole di trasparenza valevoli per i politici, perché scelti direttamente da questi anche se non prevalentemente in base alla loro personale adesione alla politica) siano ben distinte da quelle dei politici.