Nell'ottobre del 1911, presentendo il momento favorevole, Emiliano Zapata lancia il cosiddetto "Piano di Ayala", che sancisce l'inizio di una vera e propria guerriglia prolungata, "contro tutto e contro tutti", come scriverà proprio Zapata in alcune sue lettere.
Poco dopo, il maestro Torres Burgos viene assassinato dai federales, fedeli a Porfirio, e Zapata diventa il "leader" riconosciuto dei contadini, ponendosi alla guida della rivoluzione nel Messico meridionale.