La “propostina” che un aspirante autore indirizzava (o consegnava personalmente al responsabile) consistenza in una pagina o poco più, ricca di generiche suggestioni, che avrebbe dovuto –se non convincere che sarebbe stato eccessivo- almeno incuriosire il possibile committente.
Anzi, la dizione esatta e tranquillizzante era “Mi faccia una propostina”.