Ma il segnale della superiorità imbarazzante della Mercedes lo offre Valtteri Bottas, che viaggia a quota 105, roba che il finlandese, in passato, riusciva a mettere assieme solo facendo la somma di due stagioni dopo cinque gare.
I numeri sottolineano la fine di ogni speranza, dopo appena 1500 chilometri di corse.
Allora lo sviluppo del mondiale premiò lucidità e capacità di reazione della Mercedes, condannando la Ferrari all'ennesima delusione.