La Ferrari dei dissidi interni e delle lotte intestine prontamente smentiti (ma i silenzi e gli sfoghi restano, le parole non dette sono più di quelle dette), del nuovo management che dovrà dimostrare di avere le idee chiare come quelle di Marchionne (e che per ora non è stato molto presente), la Rossa di quel Vettel in crisi e triste caballero che non ha retto da solo tutta la pressione di una squadra e di un ambiente che chiedevano la luna mentre l’astronave si impantanava in un monta e smonta di aggiornamenti claudicanti, be’ è questa Ferrari quella chiamata alla grande impresa, a rinverdire i fasti dell’epoca del neo cinquantenne Schumacher che dio solo sa dove sta, come sta e cosa pensa.