Andretti mise a frutto quell’anno la superiorità della monoposto ed il suo ruolo di prima guida nel team (per contratto) nei confronti di Peterson ma il titolo rappresentò il giusto riconoscimento ad una carriera con pochi eguali, nel corso della quale il “nostro” ha vinto anche negli Stati Uniti (la 500 Miglia di Daytona stock del 1967 e la 500 Miglia di Indianapolis del 1969, della quale tra tre mesi cadrà il cinquantesimo anniversario), oltre a quattro titoli in quella che oggi è la Indycar e che in passato si chiamava USAC (Mario ne fu il campione nel 1965, 1966 e nello stesso 1969) e poi CART (campione 1984).