ORE e ore a vagliare immagini dal contenuto forte, spulciando tra messaggi di odio, tentativi di adescamento di minori e altre violenze perpetrate online ma non per questo dagli effetti meno devastanti sulla psiche umana.
Nonostante gli impegni presi da Zuckerberg per migliorare la piattaforma blu e regolamentare la libertà di parola, gli effetti collaterali di un lavoro del genere si continuano a vedere in Europa come negli States, come ha raccontato una recente inchiesta di The Verge basata sulle testimonianze dei moderatori in forza alla società Cognizant di Phoenix.