“Nonostante gli investimenti di questi anni negli strumenti di difesa passiva, in particolare recinzioni apposite – denuncia Dante Zauli, uno degli agricoltori danneggiati dalle ‘visite’ degli ungulati – i cinghiali sono riusciti a penetrare nei fondi e a distruggere letteralmente prima le reti e poi i nuovi impianti frutticoli”.
Dopo il gelo, le scorribande in serie dei cinghiali.