L'approccio umile della messa in scena e della recitazione trattenuta esprime proprio questa leggerezza, intesa come "tatto" e "vicinanza" ai personaggi, e Mortensen - da attore - sceglie di prediligere la seconda alla prima, dal momento che in questa storia d'amore padre-figlio non sempre corrisposto e di persone incapaci di cambiare, a emergere maggiormente è la bravura del Viggo Mortensen attore, la cui presenza è ben più troneggiante rispetto a quella un po' anonima e senza un vero punto di vista impattante del Viggo Mortensen regista.