L’unico spionaggio industriale evidente nella seconda denuncia – ad avviso dell’avvocato di FCA Thomas Cranmer, nella risposta scritta del Costruttore a GM – è quello perpetrato da General Motors stessa e dai suoi consulenti nell’intrattenere conversazioni private per falsificare gli indirizzi e-mail dell’ex personale FCA nelle e-mail inviate a istituzioni finanziarie in tutto il mondo.