Non sono fantasiose utopie che fermeranno la peste, ma atti concreti fatti rimboccandosi le maniche – ha concluso Buconi – Quindi aspettiamo adesso di vedere i volontari della LAV al lavoro nei boschi, come anche in questa occasione già stanno facendo i cacciatori”.
In gioco non ci sono solo i cinghiali, c’è un intero settore trainante dell’economia italiana, e invece di mettersi a disposizione per fare la loro parte, di fronte a una emergenza nazionale, come già ai tempi del Covid, gli animalisti non trovano niente di meglio che strumentalizzare l’occasione per avanzare il solito ritornello”.