Il filtro al porno dovrebbe entrare in vigore insieme alla legge sulle intercettazioni, approvata da Camera e Senato.
Sembra un tentativo "disperato" di prendere tempo.
- nella giornata di ieri la Camera ha approvato un ordine del giorno a firma della deputata Enza Bruno Bossio che impegna il Governo a prevedere che "i sistemi di controllo parentale o di filtro di contenuti inappropriati non siano servizi preattivati ma servizi attivabili su richiesta del consumatore, titolare del contratto" e che sia "l'Autorità Garante delle Comunicazioni a disporre, tramite proprio regolamento, le procedure e le specifiche tecniche che gli operatori dei servizi di comunicazione elettronica dovranno rispettare per l'implementazione dell'art.