Tanto che, essendo il 30 settembre la data di svolta per il conseguimento del diritto al vitalizio degli attuali parlamentari – insomma, la data dopo la quale se si sciolgono le Camere, gli uscenti comunque hanno diritto alla pensione -, una corrente di pensiero che sta consolidandosi a Roma immagina la possibilità che si vada a elezioni anticipate in autunno, liberando così Draghi da palazzo Chigi e permettendogli di volare alla Nato e accorciando l’agonia politica di una compagine di larghe intese che ha fatto il suo tempo e non è più d’accordo su niente, salvo il generico impegno per la lotta alla pandemia e il sostegno alla linea europea contro la guerra.