Inoltre, anche a ragione di una politica espansionistica di finanza pubblica, il tasso di disoccupazione Usa è al 3,6% (quello che si aveva in Italia negli anni migliori, 1962-64, del “miracolo economico”), la metà di quello dell’Ue.
la recessione del 1920-21, innescata dalla politica monetaria americana messa in atto per contrastare un’inflazione in cui, come in quella attuale, l’interruzione delle consuete catene dell’offerta (soprattutto per i prodotti energetici e gli alimentari), l’aumento quindi dei prezzi di generi che toccato direttamente il portafoglio, la difficoltà dei salari e degli stipendi a tenere il passo con l’aumento del costo della vita, e i conseguenti problemi sociali (con scioperi ed anche dimostrazioni violente) fecero in molti Paesi da anticamera a regimi autoritari.