Il coronavirus ha avuto la sua drammatica significativa comparsa in Italia nel mese di febbraio.
Le riunioni si sono tenute “a sale vuote”, anche se Francia, Spagna e Germania, rispetto all’Italia, all’epoca non erano ancora travolte dal virus.
A partire dal 1° febbraio 2020, la Commissione europea ha ampliato le spese ammissibili ai finanziamenti dei Fondi strutturali per indirizzare una parte delle risorse ancora disponibili sui programmi 2007-13 in capo alle Amministrazioni verso il potenziamento del fronte “sanitario” (attrezzature e medicinali, strutture per test e trattamenti, prevenzione delle malattie, e -health, dispositivi medici e di protezione, accesso all’assistenza per i gruppi vulnerabili), e verso iniziative di sostegno immediato alle imprese e alla loro liquidità (copertura del capitale circolante nelle PMI per far fronte alle perdite a causa della crisi, con particolare attenzione ai settori particolarmente colpiti) e ai lavoratori.