Flee è uno di quei casi in cui, dietro un banale gioco di curiosità sugli Oscar ai quali il film è candidato, si cela la forza di un progetto al quale Rasmussen ha dato vita, distruggendo i confini linguistici del mezzo, quasi come reazione alle logiche di nazioni, stati e confini che hanno quasi annullato Amin (nome di fantasia).
Flee è stato infatti candidato allo stesso tempo, caso unico nella storia dell'Academy, come miglior film di animazione, miglior documentario e miglior film internazionale.