Il Fmi taglia le stime di crescita di Eurolandia e Cina, mentre gli Stati Uniti di Donald Trump sembrano reggere alla guerra dei dazi:
serve impegno "credibile" per un calo del debito Il Fondo monetario internazionale rivede al ribasso le sue previsioni di crescita mondiale, portando le stime ai minimi dalla crisi finanziaria del 2008.