Incentrata sulla voluttà di protagonismo, le scaltre distorsioni, il rovescio della medaglia dei mass media.
Fautore del lavoro di sottrazione, fiore all’occhiello dell’illustre Jean Epstein, consapevole che più si toglie al visibile più si aggiunge all’invisibile, l’estroso regista transalpino Bruno Dumont realizza con France un’opera a tutto tondo.