Il merito va anche alle interpretazioni di Jodie Comer e Joe Keery, che insieme a uno stravagante Taika Waititi formano un ottimo cast di contorno per Ryan Reynolds, che resta comunque - e come sempre nei suoi film - l'anima pulsante del progetto.
Il paradosso, se vogliamo, è che il grado estremo di libertà concesso ai videogiocatori collide con il loop imprigionante in cui vivono gli NPC (i Personaggi non Giocabili) del gioco, tra cui appunto Guy (Ryan Reynolds).