La lettera che l’azionista capitolino, forte di un 8% abbondante della grande compagnia di assicurazioni, Generali, ha inviato per annunciare le proprie dimissioni da membro del Cda e dalla vicepresidenza del Leone, con florilegio di accuse un po’ tra l’offeso e il minaccioso, segna sicuramente un’accelerazione del conflitto che vede contrapposti il Cda di Generali da un lato e l’arzilla accoppiata Caltagirone-Del Vecchio dall’altra, con sullo sfondo l’ingombrante presenza dei due anche nell’azionariato di Mediobanca .