Tutto si regge sulla loro bravura d'attori, sull'esuberanza di Giallini e sulle esitazioni di Mastandrea, sul profluvio di parole del primo e i calcolati silenzi del secondo, ma se non ci fosse stato anche un'amicizia e una frequentazione vera, probabilmente l'effetto sarebbe stato meno diretto, pi?
La sceneggiatura di Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo interviene pochissimo sullo script originale (se non sbaglio introduce solo un nuovo personaggio, quello di un'attricetta con la vocazione dell'infermiera) concentrandosi soprattutto nell'adattare la storia ai caratteri dei due attori italiani, Marco Giallini (Giuliano, il malato) e Valerio Mastandrea (Tommaso, l'amico ?