Google ad agosto è stato l’unico membro del World Wide Web Consortium a votare contro una misura che avrebbe consentito di adottare standard comuni più rigidi per la protezione della privacy.
Google votando contro ha fatto scattare un veto e quindi sono partite le negoziazioni.
In pratica gli aderenti al W3C, l’organizzazione non governativa internazionale fondata da Tim Berners-Lee nel 1994 e punto di riferimento per lo sviluppo del Web, durante l’estate avevano concordato che il Privacy Interest Group (PING) potesse guadagnare maggior peso con l’approvazione di una nuova carta.