Un disegno di legge approvato dall'Assemblea nazionale della Corea del Sud - passato alle cronache locali come "legge anti-Google" - impedisce a Big G di imporre agli sviluppatori i pagamenti in app tramite Play Store, finalizzando il percorso iniziato a settembre.
Adesso Google é stata costretta ad adeguarsi alle decisioni della Corea del Sud, con i pagamenti in app che possono essere veicolati attraverso una piattaforma diversa da quella che passa da Google, che per il "disturbo" chiede agli sviluppatori commissioni che possono anche superare il 15% del valore della transazione.