A febbraio del 2020, un gruppo di hacker, definiti “altamente specializzati” ha sfruttato quattro vulnerabilità zeroday, cioè falle sconosciute non ancora chiuse con un update di sicurezza, riuscendo ad infettare computer con Windows 10 e dispostivi Android con installati gli ultimi update di sicurezza.
Dopo la scoperta, Google ha rilasciato prontamente un update per chiudere le falle individuate in Chrome, ma negli otto mesi successivi questo gruppo di hacker ha sfruttato altre sette vulnerabilità sempre zero-day, e questa volta anche i dispositivi iOS sono stati infettati.