Prezzi delle materie prime agricole persistentemente elevati innescheranno nuovi flussi migratori, soprattutto verso il Vecchio continente, destinati a scontrarsi con tensioni domestiche prodotte dall’inflazione e dalla contrazione economica che rischia di materializzarsi tra qualche settimana o mese.
Uno scenario che ha in sé i semi di forti tensioni sociali a livello planetario e rischia di sconvolgere soprattutto il panorama politico europeo, anche se la maggioranza che sostiene Joe Biden al Congresso statunitense, già percorsa da linee di faglia interne al partito Democratico, potrebbe svanire alle elezioni di midterm del prossimo novembre, pagando dazio all’inflazione.