jazz che abbia mai inciso Antonio Onorato e non solo perch?
quello lanciato fra due concezioni musicali che Onorato unifica trattando la melodia della sua terra come una materia fluida da rimodellare secondo le logiche degli standard americani:
si aggiunge poi la presenza nel trio, oltre al fido e puntualissimo Mario De Paola alla batteria, anche del contrabbassista Gerald Cannon, direttamente dal quartiere di Harlem, il quadro risulta chiarissimo.